Comune di Eboli
ASSESSORATO URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI
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C/so Matteo Ripa n. 49
84025 Eboli · SA
COMUNICATO STAMPA
Redazione del PUC, espansione della città e aree agricole periurbane
La nota del Capogruppo consiliare di Forza Italia Giuseppe Norma che propone un Piano di Recupero
per il quartiere Prato, mi fornisce l’occasione per alcune precisazioni e dare spunti al dibattito sul nuovo
piano urbanistico comunale.
Non prima, però, di aver smentito categoricamente presunte riunioni ‘private’ sul PUC che non vi sono
mai state e mai vi saranno con l’Amministrazione Conte. Gli incontri pubblici, al contrario, sono stati
molti e partecipati, nei quali, tuttavia, non sono mai intervenuti esponenti di Forza Italia. Solo all’ultimo
incontro in Aula Consiliare di mercoledì scorso, in cui il Prof. Gerundo ha presentato le linee guida del
Piano a tutti i Consiglieri comunali, di minoranza e di maggioranza, ha partecipato Norma, rimasto
silente durante la serata e poi allontanatosi prima della chiusura dei lavori.
L’invito al Consigliere, invece, è a partecipare e fornire il proprio contributo nelle sedi preposte ed
esercitare il mandato di indirizzo e controllo del Consigliere comunale, anche per evitare che il PUC resti
nei cassetti per altri dieci anni e si ripeta ciò che è accaduto nel recente passato, quando un’esperienza
amministrativa cadde prima della sua scadenza naturale, con la sfiducia di alcuni consiglieri di
maggioranza in dissenso proprio sulle scelte nel PUC. Una pagina buia di Eboli mai chiarita.
Veniamo al merito della nota che propone una diversa destinazione urbanistica, residenziale pare di
capire, per il ‘quartiere’ Prato, sul presupposto di poter così fornire le urbanizzazioni necessarie a
garantire i servizi indispensabili per un agglomerato cresciuto con la legge di emergenza abitativa da
tutti conosciuta come ‘Piano Casa’.
Si tratta di una mistificazione, credo avanzata per acquisire il consenso degli abitanti della zona, ma del
tutto erronea. Il Settore Lavori Pubblici dell’Ente ha già in corso la redazione di un progetto per
migliorare la viabilità, le reti ed i sottoservizi del Prato, pur in assenza di ogni mutamento di
destinazione dei terreni. In tal senso l’Amministrazione si è fatta carico di dare le risposte che i cittadini,
in verità, attendono da molti anni, ben prima delle recenti edificazioni del Piano Casa.
La scelta di rendere il Prato una zona edificabile a fini residenziali dovrebbe inquadrarsi nella strategia
del PUC di ampliare le zone di espansione della città. Una riflessione che, per logica ed equità, dovrebbe
valere per tutte le zone periagricole di Eboli, come Serracapilli e Casarsa per citare quelle più prossime
all’area urbana, o collinari come la Madonna del Carmine o Sant’Andrea in cui, similmente al Prato,
esistono densi nuclei di abitazioni. E dunque secondo il Capogruppo di Forza Italia il PUC dovrebbe
consentire di edificare fuori dal centro urbano con tutte le conseguenze del caso per il nostro territorio
agricolo. Un obbrobrio fuori dal tempo sui cui è inutile soffermarsi.
A molti forse sfugge la realtà: la città perde abitanti da molti anni, le nascite sono in calo, l’arrivo di
cittadini stranieri compensa solo in parte la decrescita demografica, mentre vi è ampia disponibilità di
zone edificabili in pieno centro urbano e ancora non edificate, che consentirebbero di realizzare oltre
1000 alloggi.
Evidentemente i problemi sono altri, ben più complessi. A questi il nuovo PUC, come si avrà modo di
vedere molto presto, offre una soluzione flessibile e innovativa fatta di ‘densificazione’ e ‘rarefazione’
che tiene insieme la necessità di realizzare la ‘città pubblica’ con le sue urbanizzazione, attrezzature e servizi e di completare il disegno urbano delle aree di espansione, le aspettative dei titolari della rendita
edilizia e la realtà socioeconomica locale in cui convive la domanda di nuove residenze e la capacità delle
imprese di rischiare il proprio capitale.
In questo contesto, nuove aree edificabili non avrebbero alcun senso, mentre è impellente la necessità
di consentire la rigenerazione del ‘costruito’ sul nostro territorio, residenziale e produttivo, specie
quello risalente nel tempo, che necessita di essere rinnovato ed efficientato per contribuire agli obiettivi
di transizione ecologica di cui l’Italia e il Mezzogiorno hanno bisogno e senza ulteriori consumi di suolo
agricolo. Come si avrà modo di vedere nel nuovo PUC, il Piano di Recupero invocato dal Consigliere
Norma per il quartiere Prato è generale, esteso dalle colline al mare, senza distinzioni, sperequazioni,
privilegi.
E soprattutto senza trattative, quelle che hanno bloccato il PUC dal 2007 ad oggi, anni in cui si sono
consumate due elezioni di Sindaci della nostra città.
Eboli, 10 febbraio 2024
Salvatore Marisei
Assessore LL.PP e Urbanistica